Nel mese di Agosto, col progetto Ragazzi tra le pagine, ho letto “Sirley” di Elisa Amoruso edito Fandango.
La storia.
Ci troviamo intorno agli anni Ottanta e la protagonista è una ragazzina di undici anni di nome Nina.
Nina vive in una famiglia incasinata: il padre e la madre litigano sempre, il fratellino più piccolo è una peste e lei deve accudirlo.
La vita di Nina, però, sarà stravolta dall’arrivo di Sirley, una ragazza più grande di lei, con la pelle mulatta e gli occhi nerissimi. Sirley e Nina diventeranno molto amiche, vivranno un rapporto che riuscirà a cambiare il corso delle loro storie.
Le protagoniste.
Il lettore conosce la storia attraverso gli occhi di una bambina, Nina, che ancora non conosce bene come gira il mondo, che si approccia alla vita con curiosità ed innocenza; una bambina che ancora non sa dare un nome preciso alle cose che vede e sente. Il racconto viene, quindi, filtrato dall’esperienza infantile della “quasi” ragazza.
Nina vuole scoprire, vuole conoscersi, vuole trovare qualcosa di nuovo in cui identificarsi, in modo tale da darsi un posto nel mondo. Questo “nuovo” arriva all’improvviso con Sirley. È nuovo il colore della pelle, è nuova la forma del corpo, è ancora più nuovo l’approccio alla vita.
Sirley, per Nina, rappresenta un salto nel vuoto, una presa di posizione, una finestra aperta per conoscere se stessa.
Odori e sapori di un tempo.
Le atmosfere che fanno da sfondo alla storia sanno di passato, di semplicità, di vita vissuta. Come ho già detto, siamo alla fine degli anni Ottanta e l’autrice è riuscita a ricreare alla perfezione tutte le sfumature di quel periodo. Se si chiudono gli occhi, si riescono a sentire di nuovo gli odori che provenivano dalla cucina della nonna, ma anche vedere la cantina dove il nonno faceva il vino. Questo a me, personalmente, ha dato tanto calore al cuore.
Lo stile e la scrittura.
La scrittura di Elisa Amoruso è magnetica; con un linguaggio semplice e lineare riesce a catturare, fin dalle prime pagine, l’attenzione del lettore. Non sono presenti capitoli, ma soltanto paragrafi.
Considerazioni finali.
In conclusione, Sirley è un romanzo di formazione molto piacevole ed interessante; un romanzo in cui vecchio e nuovo. È un libro che si gusta, si sente, si odora; insomma, si vive.
Scheda tecnica e descrizione.
TITOLO: Sirley
AUTRICE: Elisa Amoruso
EDITORE: Fandango
DATA DI PUBBLICAZIONE: Agosto 2020
GENERE: Narrativa italiana/ romanzo di formazione
PAGINE: 159 (cartaceo)
PREZZO DI COPERTINA: €15,00
È il 1989. Nina ha undici anni e una famiglia incasinata, il padre e la madre litigano sempre, Lorenzo – suo fratello minore –, quando si arrabbia, diventa un pericolo.
Dal centro di Roma si ritrova catapultata in un quartiere di periferia, fatto di palazzoni, ragazzi sui motorini e prati bruciati.
Anche la scuola è diversa, non ci sono le maestre ma le suore, non ha neanche un amico. Ma un incontro improvviso stravolge tutto, come una tempesta: ha tredici anni, abita nel palazzo di fronte, è mulatta e balla la lambada.
Il suo nome è Sirley, viene dalla Guyana francese, in Sud America, e ha un sogno ambizioso: interpretare la Madonna nella processione di quartiere.
Tra le due nasce un legame intenso, fortissimo, che porterà Nina a perdere finalmente il controllo, e a scoprire il suo posto non solo nel mondo, ma nel cuore della sua famiglia. Un romanzo di formazione tenero e avvincente, due protagoniste irresistibili, il racconto di come il desiderio plasma e trasforma l’infanzia in adolescenza.